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“L’eccellenza dei prodotti, la manifesta professionalità nella gestione aziendale, hanno saputo trasformare un semplice vigneto, in un puro esempio di maestria, innovazione e raffinata pregevolezza.”L’azienda vinicola Nugnes nasce nel 2002 da un’antica tradizione di viticoltori, a Carinola, in provincia di Caserta, uno dei comuni compresi nella DOC, ed opera da tre generazioni. L’azienda Nugnes ha quindi sede in un territorio estremamente favorevole per la produzione vitivinicola, con un clima mite e temperato e un terreno ricco di elementi vulcanici, quindi estremamente fertile e ricco di elementi minerali. L’azienda è consapevole della preziosità delle sue uve e degli antichi sapori, e quindi custodiscono e curano questo tesoro con dedizione e passione giorno dopo giorno. La tenuta si compone di un team che fa del proprio lavoro una vera e propria vocazione, quella di esportare nel mondo un prodotto tradizionale, ricco di storia e cultura, un perfetto esempio dell’eccellenza Made in Italy. Il tutto si racchiude in tre parole: competenza, esperienza e appassionata dedizione. Nugnes rappresenta così l’unione perfetta tra modernità e consuetudine, un eredità dal passato che si compensa con strumenti raffinati e innovativi. I numerosi riconoscimenti e la passione per il vino hanno dato una spinta ulteriore a questi produttori per investire nel territorio ed utilizzarne al meglio il potenziale produttivo. I vini dell’azienda agricola Nugnes sono vini che fanno la differenza, ambasciatori del patrimonio culturale ed enogastronomico del Mezzogiorno. Le etichette dell’azienda Nugnes sono caratterizzati da una buona acidità fissa e dal giusto tenore zuccherino, con profumi intensi e che permangono nel tempo.
“Una storia di mille anni, una vigna di origine vulcanica. E una famiglia dedita alla viticoltura tradizionale, con un occhio rivolto al futuro. Ogni giorno.”Casa Setaro è una storica azienda vinicola che si trova in provincia di Napoli, precisamente a Trecase, su cui si estendono dieci ettari di vigneti, composti da un terreno vulcanico, e quindi pieno di lapilli e pietra lavica. L’area su cui sorgono i vigneti è un’area tutelata come Parco Naturale a causa della sua biodiversità, ed è qui che sono coltivate le varietà autoctone campane: dai vitigni più tipici quali Falanghina, Aglianico e Piedirosso, a quelli più esclusivi, come il Caprettone, vitigno a bacca bianca da cui si elabora i Lacryma Christi, che prendono i nomi di “Don Vincenzo”, “Campanelle”, “Munazei” e “Terramatta”. La cantina di Casa Setaro è al di sotto della dimora padronale, è scavata nella roccia, traendo quindi beneficio da una temperatura mite e un’umidità estremamente alleata della vinificazione: è qui che si sviluppa la fase di sperimentazione e innovazione, ciò che l’azienda definisce come un vulcano di sapori. La famiglia di Casa Setaro ha a cuore il rispetto dell’ambiente e della tradizione, ama la natura, e la cura con passione e dedizione. Le radici della famiglia, così come la passione per il proprio lavoro, sono solide così come quelle dei viti piantate a piedefranco e allevate in regime biologico. La missione della cantina è di trasmettere tramite i propri vini la stessa dedizione e lo stesso senso di familiarità e attaccamento alla propria terra che questa famiglia prova ogni giorno.
Qualità a chilometro zeroDa più di 30 anni Ciro Curcio, grazie all'utilizzo di tecniche lavorative tradizionali con l'aggiunta della giusta innovazione, offre al pubblico prodotti di altissima qualità provenienti dal Parco Nazionale del Vesuvio. Ciro Curcio basa il lavoro su principi cardini: trasparenza, qualità e perfetta sintonia con la natura in modo da valorizzare il prodotto per eccellenza della sua produzione; il pomodorino del piennolo del Vesuvio.
Una storia vinicola dalle radici ben saldeLa tenuta il IV Miglio si trova in una terra ricca di storia, con una storia vincola dalle radici ben salde, in quanto culla della cultura etrusca, greca e romana, i Campi Flegrei. La Campania è una delle regioni italiche più importanti quando si parla di sviluppo ed evoluzione del vino, grazie a 3000 anni di viti ancora in attività. I Campi Flegrei sono infatti un territorio vitivinicolo unico, una terra effervescente, il cui nome deriva dal greco phlegraios (“brucio, ardo”), sono una vasta area vulcanica il cui sottosuolo dona fertilità alla terra, dal clima mite e amico della viticoltura. Il terreno vulcanico è infatti ricco di lapilli, tufi, pomici, ceneri e microelementi che contribuiscono a creare quel sapore unico e particolare dei vini migliori. In questo contesto estremamente favorevole nasce l’azienda il IV Miglio, azienda vinicola che opera da generazioni l’arte del vino e il cui obiettivo è di diffondere l’eccellente prodotto offerto dai vigneti coltivati su Piede Franco. La cantina è gestita con cura dalla famiglia Verde da diverse generazioni fino ad arrivare al 2004, anno in cui nasce il marchio vitivinicolo. La denominazione IV Miglio deriva da una pietra miliare che riporta la dicitura “ad quartum”, che rimanda al IV Miglio Romano, l’unità di misura che segna la distanza tra la città di Pozzuoli e quella di Quarto, sede attuale della tenuta. La famiglia Verde diffonde così un credo che si fonda su sapori tradizionali e valorizzazione dei vitigni autoctoni presenti nel territorio. Grazie al duro lavoro e ai sacrifici, alla passione e alla creatività del team del IV Miglio, i prodotti della viticoltura Flegrea sono sempre più diffusi: tra questi il Piedirosso e la Falanghina, vini raffinati, eleganti, che rimandano alla cultura territoriale flegrea. La cantina del IV Miglio possiede un reparto di vinificazione, un reparto stoccaggio con serbatoi di acciaio inox termoregolati, un reparto di affinamento in bottiglia, un reparto di affinamento in tonneaux di rovere francese e un team di esperti e amanti del vino che porteranno la loro passione sulle vostre tavole, accompagnando la vostra esperienza di degustazione.
La nostra storia è anche la tuaInserbo produce conserve da ormai 30 anni. Grazie a questa decennale esperienza riesce a portare in tavola il sapore dei pomodori fatti in casa, rispettando la più antica tradizione e valorizzando le piantagioni locali: il pomodoro San Marzano DOP dell'agro-sarnese nocerino, il pomodoro di Corbara dai Monti Lattari e il pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP dai terreni del vulcano. La storia di Inserbo inizia nel 1983 in un piccolo stabilimento di Sant'Antonio Abate dove nasce la Conserva Manfuso, azienda di famiglia. Nel 2003 viene inaugurata una piccola produzione di pomodoro conservato in vetro. Nel 2009 grazie ad un'espansione del mercato nasce il nuovo marchio Inserbo, che si arricchisce di nuovi prodotti. La priorità è sempre rimasta quella di garantire l'alta qualità dei pomodori e delle verdure. Le conserve sono selezionate ed invasate a mano ed ottenute utilizzando esclusivamente pomodoro fresco italiano, senza aggiunta di conservanti.
“Anche chi prepara prelibatezze tra le mura domestiche si è perfezionato, utilizza tecniche e strumenti molto evoluti e richiede farine ed ingredienti sempre più specialistici. A loro proponiamo tutti i colori delle nostre farine, prodotte nel rispetto della natura e della tradizione.”Mulino Caputo è un’azienda napoletana a conduzione familiare, azienda cardine e punto di riferimento per molti esperti nel mondo della pasticceria, pizzeria, panetteria e gastronomia in generale; offre farine di altissima qualità per tutti gli appassionati e professionisti dell’Arte Bianca, farine diverse fra loro a seconda delle lavorazioni e scopi d’utilizzo. Negli ultimi anni l’azienda mira a diventare leader anche per il consumatore medio, i cui gusti e la cui consapevolezza si sta affinando sempre più. I Caputo, mugnai da ben tre generazioni, sono attivi dal 1924, e possiedono una storia che si fonda su valori semplici ma di qualità. I principi caratteristici dei mugnai di Mulino Caputo sono l’autenticità, la naturalezza e la genuinità. L’azienda Mulino Caputo è ambasciatrice dell’Horeca in territorio nazionale, con ben tre sedi (oltre alla sede storica di Napoli, una a Campobasso e l’altra a Bergamo), ma anche in territorio internazionale, esportando la propria farina in circa 80 paesi. L’azienda segue la sua vocazione puramente territoriale, ponendo l’accento su qualità e tracciabilità della materia prima, curando ogni fase della produzione del grano, dalla semina alla raccolta, fino al confezionamento: il grano è lavorato a macinazione lenta per preservare gli amidi e le proteine, inoltre il frumento è privo di additivi. La gamma di farine prodotte è estremamente vasta e adatta a qualsiasi utilizzo; tra le farine principali troviamo: • Pizzeria: farina ideale per impasti a lunga lievitazione; • Saccorosso: farina ideale per impasti con una lunga lievitazione in celle di frigo; • Manitoba: farina ideale per impasti consistenti con amidi di prima estrazione e glutine; • Speciale: farina ottima per la realizzazione del pane; • Frolla: farina per pasticceria; • Integrale: farina prodotta tradizionalmente, ricca di fibre; • Nuvola: farina adatta ad impasti leggeri.
“Ricerchiamo l’eccellenza del gusto, per far rivivere sapori locali dimenticati e il prestigio della nostra città nell’affascinante mondo ‘dell’arte bianca’.L’azienda Marulo, a conduzione familiare, nasce a Torre Annunziata, in Campania, riconosciuta fin dall’antichità come la capitale dell’arte bianca. Torre Annunziata era infatti sede dei pastifici più prestigiosi, che univano capacità tecniche, artigianali e prodotti di eccellenza, grazie anche a fattori favorevoli quali il clima, il sole e il mare. Tra questi pastifici spicca il Pastificio Marulo. Come essi stessi si descrivono, il Pastificio Marulo ha l’obiettivo di produrre una pasta pregiata, unione di intraprendenza e desiderio di innovazione, che sia espressione della tradizione e degli antichi fasti della capitale dell’arte bianca. La pasta è così il risultato di attente analisi e minuziose scelte di materie prime di altissima qualità, di origine 100% italiana (provenienti da Irpinia, Puglia e Basilicata) e di processi artigianali ereditati dalla maestria torrese. La pasta pregiata torrese è realizzata mediante trafilatura al bronzo e un’asciugatura lenta e a bassa temperatura, sono questi i procedimenti principali che rendono la pasta Marulo una pasta “gourmet”. Il colore, il profumo e la porosità garantiscono un’ottima tenuta della cottura, gusto e un perfetto abbinamento con qualsiasi condimento. Che siano linguine, paccheri, spaghetti, rigatoni, penne o il celebre tritone oplontino, assaporerete i sapori di una pasta pregiata, ma anche di una cultura e di una tradizione che ricerca la perfezione. Il packaging offerto è elegante e lussuoso, rendendo ancor più inconfondibile la firma del pastificio, e rendendo il prodotto una scelta per chi vuole distinguersi. Il pastificio Marulo è la scelta di un palato sopraffine, pregiato, gourmet, di un palato che ama esaltare il gusto del prodotto più buono e più semplice del mondo: la pasta.
“La lavorazione artigianale della pasta Afeltra avviene rispettando le antiche tradizioni, utilizzando esclusivamente le tradizionali trafile in bronzo, lavorando la pasta lentamente, con la stessa pazienza dei maestri pastai gragnanesi.”Il pastificio Olimpio Afeltra tiene alta in tutto il mondo la prelibatezza della pasta di Gragnano. Gragnano, città campana, è conosciuta sin da metà del XV° secolo, come uno dei centri più importanti per la produzione della pasta, era infatti chiamata “la terra natale dei maccheroni”. Terra dal clima leggermente umido, ottima posizione per un’essicazione lenta e graduale della pasta. In questo contesto si inserisce uno dei pastifici leader nella produzione di pasta artigianale, il pastificio Olimpio Afeltra, fondato nel 1895. Il segreto del pastificio Olimpio Afeltra sta soprattutto nell’utilizzo di materie prime tradizionali, quali acqua sorgiva di Gragnano (acqua pura dai Monti Lattari) e semola di grano duro locale, procedimenti antichi tramite l’utilizzo di tradizionali trafile in bronzo ma anche nell’impiego delle più alte e rinnovate tecnologie che ottimizzano il processo di produzione. La pasta viene fatta essiccare in tempi lunghi, dalle 18 alle 48 ore in celle statiche a bassa temperatura inferiori ai 50 gradi, ciò dona loro la giusta porosità e consistenza che rende la pasta gustosa e saporita, con un profumo inconfondibile e che si concilia alla perfezione con qualsiasi condimento e sugo. Tra le eccellenze del pastificio spiccano sicuramente i già menzionati maccheroni, e anche spaghetti, fusilli, tubettoni, caserecce e mafalde, tutte trafilate al bronzo. La pasta si classifica principalmente in due categorie, superficie liscia o ruvida, la prima più leggera e la seconda più gustosa. Il pastificio Olimpio Afeltra produce, inoltre, altri prodotti oltre alla pasta: tra questi figurano prodotti della tradizione quali olio extravergine di oliva di Gragnano, miele al limone di Amalfi, vasetto di pomodorini dai giardini delle colline di Gragnano e vino rosso Gragnano D.O.P.
"Persistenza, in tempi di esperienze effimere. Persistenza della storia nostra. Persistenza sensoriale dei nostri vini, che si fissano con personalità nella memoria di chi li apprezza."La Campania è una regione dalle antichissime origini della viticoltura: ciò è rappresentato dal fatto che in Campania ancora sussistono due metodi di allevamento della vite, quello ad alberello, di origine greca, e quello in cui le viti si intrecciano tra loro e con altre vegetazioni, di origine etrusca. Grazie al suo terreno vulcanico, la Campania presenta una grande varietà di suoli, ricchi di materiali calcarei e minerali. In questo contesto nasce la cantina di Salvatore Martusciello, produttore di vini appassionato insieme alla moglie Gilda. La missione della coppia è quella di ancorarsi saldamente alla storia delle origini campane, di non perdere quel fascino che solo la tradizione possiede. I vini della “persistenza”, sono quei vini che ci riportano in un tempo passato: bere vino significa fare un'esperienza sensoriale che permane nella memoria. Il vino è identità, ma anche espressione di una tradizione autentica. I vini proposti da Salvatore Martusciello sono vini meno famosi, non per questo meno importanti, vini che sono sconosciuti ai più, ma ai quali Gilda e Salvatore Martusciello vogliono ridare prestigio. Questi vini erano definiti “minori” perchè si tratta di vini di nicchia, ma grazie all’operato dei Martusciello, hanno riottenuto il prestigio che meritavano. I vini che sono tornati alla ribalta sono gli Ottouve (Gragnano e Lettere della penisola sorrentina) il Trentapioli (Asprinio d’Aversa), e i Settevulcani (Falanghina e Piedirosso dei Campi Flegrei), tutti vini a Denominazione di Origine Controllata.
"Tutelare l'ambiente e favorire la biodiversità"La società cooperativa Terra Orti nasce con un obiettivo molto chiaro: valorizzare tecnicamente e commercialmente le produzioni dei suoi associati. Lo scopo che Terra Orti persegue è quello di migliorare i prodotti ortofrutticoli, la riduzione dei costi di produzione, la regolarizzazione dei prezzi e la promozione di tecniche di produzione che tutelino l'ambiente, favoriscano la biodiversità e promuovano le tradizioni della piana del Sele, luogo rinomato per le terre fertili e le condizioni climatiche favorevoli.
“Villa Matilde Avallone conferma la sua doppia natura di custode dell’antico e di azienda moderna e innovativa capace di essere al passo con i tempi.”Villa Matilde Avallone è una delle aziende campane più famose e prestigiose. Il suo operato inizia negli anni Sessanta dall’idea di Francesco Paolo Avallone, cultore di vini antichi. Appassionato anche di storia, l’avvocato individuò, insieme ad alcuni docenti della facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, le viti che avevano dato vita al famoso vino “Falernum”, di cui raccontava Plinio, Virgilio e Orazio; i resti delle viti erano situate proprio nel territorio del Massico, dove nacque Villa Matilde. Ad oggi, la cantina è situata a Cellole, e si è espansa nelle più importanti zone vitivinicole della Campania, dall’alto casertano, al Sannio beneventano (Tenuta Rocca dei Leoni), fino ad arrivare all’Irpinia (Tenuta d’Altavilla). La diversità delle zone permette alla tenuta di produrre vini autoctoni dalle diverse composizioni. Tutti i vini, però, hanno in comune il rispetto per l’ambiente, la cultura del territorio, la qualità e lo sviluppo tecnologico. La riscoperta del Falerno del Massico, insieme a tante altre etichette vinicole, rendono Villa Matilde una cantina eccezionale: tra le altre etichette vanno assolutamente menzionate la Falanghina, la “Vigna Caracci”, il “Cecubo”, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo, per finire con il Taurasi, l’Aglianico e i Rosati, vini dal sapore inconfondibile e dalla qualità sorprendente, nonché tutti estremamente legati ai rispettivi territori di provenienza, fedeli messaggeri di quella che è la più alta enologia campana. Villa Matilde punta su un’esperienza di classe, pregiata, non produce vini seriali, ma vini per chi se ne intende, mantenendo comunque un prezzo alla portata di chiunque voglia vivere questa esperienza gastronomica. Tra i vari progetti va ricordato “Emissioni Zero”, un progetto con lo scopo di azzerare le emissioni di gas serra attraverso una serie di azioni integrate rispettose dell’ambiente. Grazie a “Emissioni Zero”, Villa Matilde è stata in grado di ridurre gli sprechi delle risorse naturali, in primis dell’acqua, e di produrre energia pulita grazie ai pannelli fotovoltaici. Il progetto ha reso Villa Matilde una delle prime tenute eco-friendly della Campania.